INTERVISTA A BUD SPENCER
di Paolo Battaglino
Ecco l'inizio del testo di Paolo Battaglino da me illustrato. Sotto il link al post con il testo intero pubblicato: INTERVISTA A BUD SPENCER PARTE I Sai qual era il momento più importante? Sì intendo, a livello meccanico proprio. No, ma non dovrei essere io a fare le domande? Quello che faceva saltare giù dalle poltrone, a ridere. Stia attento, guardi, era quando i cattivi, dopo la scazzottata, si rialzavano. C’è sempre quel momento, perché chiude il discorso. In che senso? Se mi dà il tempo le spiego. Mi scusi, vada avanti, prego. Ecco, dov’ero arrivato… ah sì, i cattivi hanno fatto i gradassi, di solito è Terence che li provoca, che innesca la miccia, perché il mio personaggio se ne sta sulle sue, non vuole essere disturbato, ha fame e vorrebbe mangiare un hamburger o la sua pasta e fagioli dopo un duro lavoro. Non si intrometterebbe mai in una rissa. Di sicuro gli è già capitato e non è corretto dire che gli dispiace usare la forza. Ad esempio in “Io sto con gli ippopotami”, prima del pranzo pantagruelico, io avvolgo un ciuccio da bambino, che penzola sulla canotta a mo’ di ciondolo, in un pezzo di carta stagnola. Intendo quello. Quindi Bud è un buono che non disdegna l’uso della forza? Ma vede, Bud non vorrebbe mai picchiare i cattivi. Sa della loro presenza, non è così ingenuo, anzi. Anche lui prima era uno di loro, per sconfiggere la povertà e la fame ha fatto di tutto, ma ha sempre pagato. Questa è la storia personale che mi immagino per i miei personaggi. Ora si è redento, ha trovato un lavoro onesto, all’onor del mondo. Il meccanico spesso, un lavoro manuale dove ti puoi fare gli affari tuoi, ecco. ...https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0ALrzSkf3P2RmSAJC8UBnbdzvqbsAreKux8xBf64q1i8eLJUbW8wYq2ygdyDeZSZql&id=1143009991
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